2 giugno 2014

Alla Ricerca del Serpente marino

Nel corso del 19° secolo nessun altro presunto criptide raggiunse tale fama quanto il "Serpente marino". L' atteggiamento possibilista non solo del pubblico e i media, ma anche dei naturalisti, verso l' esistenza di una grande rettile marino ancora sconosciuto alla scienza fu alimentato dalla scoperta dei primi rettili marini fossili nell' Inghilterra vittoriana. Nel 1812 la giovane Mary Anning insieme a suo fratello Joseph scopri uno dei più completi scheletri di Ittiosauro, seguito nel 1821 dal fossile di un Plesiosauro.

Fig.1. La descrizione di un' strano incontro con un serpente marino nel 1817 nel porto di Gloucester (Massachusetts), 5 anni dopo la descrizione dei primi rettili fossili dell' Inghilterra- la divulgazione della notizia sarà seguita da un improvviso  picco di presunti avvistamenti di mostro marini nei mari americani…

Nel 1827 il botanico e amico di Darwin, Sir William Hooker, riferendosi ai Ittiosauri e Plesiosauri, conclude in una nota:
 
"le recenti scoperte di Plesiosaurus e Megalosaurus hanno richiesto ben più grande fede che quella del serpente, la descrizione dell' ultimo ha ricevuta poca credibilità, perfino ridicolizzata..."
 
Nell' opera del geologo Robert Bakewell "Introduction to Geology" (1833) viene introdotta una idea che diverrà molto popolare per spiegare un presunto criptide 100 anni più tardi:
 
"la congettura intrigante di Mr. Bakewell, che potrebbe trattarsi di un sauro, coincide ben meglio con l' assunzione che si tratti di un Plesiosauro che non di un Ittiosauro, dato che il corto collo del secondo non coincide con il generale aspetto del serpente marino."
 
L' ipotesi Plesiosauro fu anche applicata ad un dei più spettacolari e noti incontri con un mostro marino - il presunto serpente avvistato dalla ciurma del "HMS Daedalus", che risulto in una disputa furiosa nel  "The Times", in cui alzo la sua voce perfino il grande zoologo Richard Owen.
 
Nel 1849 l' editore del giornale "The Zoologist" - Edward Newman  - pubblico un resoconto di seconda mano di un avvistamento di mostro la cui descrizione coincide con la ricostruzione di Plesiosauri popolare al tempo :
 
"Capitano George Hope afferma, che quando a bordo del HMS Fly, nel golfo della California, il mare era perfettamente calmo e trasparente, vide in fondo un grande animale marino, con la testa di generale conformazione di alligatore, eccetto che il collo era molto più lungo e invece di arti la creatura aveva quattro grandi pinne, simili a quelle delle tartarughe.. la creatura era ben visibile, e i movimenti poterono essere osservati con gran' facilità, sembra che facesse caccia a delle prede sul fondo del mare."

Fig.2. Ricostruzione in vita di Plesiosauro e Ittiosauro, da TOULA "Lehrbuch der Geologie" (1900), curioso che questi rettili marini sono mostrati come animali terrestri nell' immagine, sta di fatto che nel 1933 fu descritto un presunto incontro con Nessie sulla terra ferma ! - il primo avvisatmento moderno del presunto mostro di Loch Ness, che fu descritto come sauro e che una generò un ondata di avvistamenti di "Plesiosauri d' acqua dolce"...
 
 Nel 1845 il geologo Charles Lyell, durante un viaggio negli Stati Uniti, si imbatté in un strano cartello che pubblicizzava la scoperta ed esposizione di un scheletro di serpente marino lungo quasi 30 metri. Lyell era molto interessato ai racconti ed avvistamenti di mostri marini - perfino include una serie di presunti avvistamenti nella sua opera "Second Visit to the United States of North America", pubblicata nel 1849. Lyell oggigiorno è famoso per la formulazione dell' uniformatismo - cioè la teoria che le forze naturali che scolpiscono la terra oggigiorno sono le stesse che operavano nel passato geologico.
Basandosi su questa premessa per Lyell era anche impossibile l' estinzione di una specie, dato che anche oggigiorno non si osserva l' improvvisa apparizione di nuove specie (Darwin pubblicherà il suo libro sulle origine delle specie appena nel 1859), cosi doveva essere in passato. La presunta esistenza di mostri marini - identificati come sopravvissuti rettili marini - sarebbe una prova biologica indipendente che avvallerebbe la sua teoria geologica.
 
Il presunto scheletro di serpente marino - "descritto scientificamente" come Hydrarchos sillimani - ben presto sarà esposto come falso composto dai resti fossili di vari animali preistorici. Senza alcuna prova biologica e tangibile, alla fine dei conti Lyell rinuncerà di includere mostri marini nelle sue restanti opere geologiche.
 
A fine secolo l' interesse del pubblico per serpenti marini velocemente diminuisce, anche se vengono pubblicati ancora alcuni interessante opere che riassumono molti  casi o cercono di spiegare gli avvistamenti con incontri con squali o calamari giganti (GOULD 1886; OUDEMANS 1892; LEE 1883).
 
Solo dal 1930 in poi inizierà una nuova ondata di avvistamenti - con il Cadborosaurus willsi negli Stati Uniti e Nessiteras rhombopteryx nella Scozia - anch' essi interpretati come sopravissuti relitti del passato… sopratutto Nessie com Plesiosauro...
 
Bibliografia:
 
LOXTON, D. & PROTHERO, D.R. (2013): Abominable Science! - origins of the Yeti, Nessie, and other Famous Cryptids. Columbia University Press, New-York: 368

2 commenti:

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  2. Ciao ho una storia da raccontare vera. A Salerno nei anni 80 90 c' e stato un avvistamento da parte del padre di un mio carissimo amico del quale mi fido una cosa nel mare . Raccontano che questo padre al largo era andato a pescare con un altro amico e d'un tratto furono proiettati entrambi in aria , la barca si e sollevata ,videro una tartaruga gigantesca . di con sequenza l amico suo impazzì e abbandono per sempre il mare

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