22 giugno 2011

Le scienze della terra nelle notizie: tra balena-volpe e il Tyrannosaurus che si é mangiato le cervella

Nonostante il dato di fatto che le scienze geologiche a paleontologiche dovrebbero svolgere un ruolo importante nella nostra società - ricordiamo l´effetto devastante dei terremoti su scala globale, su scala piú locale l´impatto di frane, oppure i ripetuti tentativi del creazionismo italiano di spacciarsi come scienza e di interpretare catastrofi naturali come giudizio divino.
La realtá mediatica é purtroppo spesso molto diversa - le notizie vengono riportate come un miscuglio di ignoranza, mancato interesse e malintesi, oppure adattate per promuovere scopi propri o politici.

Nel campo delle scienze geologiche questi malintesi possono avere anche gravi implicazioni - la notizia che il tribunale dell´Aquila ha accontensito al processo per l´accusa di omicidio colposo plurimo a vari sismologi ha suscitato meraviglia nel mondo accademico internazionale - sconcertante sono anche commenti, sopratutto in rete, che affermano che il terremoto era prevedibile in generale, ma in specifico grazie all´emanazione del Radon dal sottosuolo.
La connessione tra Radon é movimenti del sottosuolo é ancora dubbia, anche se studiata da alcuni anni. Prima di molte scosse non é stato osservato nessuna variazione nel Radon, oppure a un alto valore di Radon non coincide nessun terremoto, non é chiaro a che scala il Radon puó essere emesso dalla terra (per esempio a distanza di chilometri dall´epicentro?), inoltre il Radon puó essere generato anche da molti altri fenomeni geologici non connessi a terremoti (come per esempio frane).
Una previsione reale deve peró essere in grado di inquadrare la posizione, le data e la forza di un specifico evento - le cosidette "previsioni" dell´Aquila hanno chiaramente mancato il punto e la data del sisma.


Nel campo della paleontologia i risultati finali di una cattiva informazione forse non sono cosi gravi, ma comunque un tale giornalismo è vergognoso é sarebbe spesso evitabile con semplice procedure (per esempio leggere gli articoli originali di certe notizie).

Nel Dicembre 2007 l´ANSA italiana pubblica questa notizia del ritrovamento di un nuovo genere di mammifero dell´Eocene dell´India - Indohyus.

"E' UNA VOLPE L'ANTENATO TERRESTRE DELLA BALENA"

Forse l´autore é stato ispirato a questo titolo (tipico titolo sensazionistico in maiuscolo !) da queste ricostruzioni di Indohyus, che ricordano (con molta fantasia) una sorta di volpe, dato che nella stampa inglese si parla piú "corettamente" di un animale simile a un cervo.

Fig.1. Indohyus ricostruito dall´paleoartista Carl Buell, preso da "Hairy Museum of Natural History" - notare le zampe con zoccoli é l´aspetto "suino" scelto dall´artista per sottolineare la relazione con l´ordine degli Cetartiodattili.

Indohyus peró non é un cervo, neanche un maiale dell´India (anche se é questo il significato del suo nome), ma un´proprio genere e progenitore nell´ordine degli Cetartiodattili, che comprendono moderni Artiodattil terrestri come cervi e maiali, ma anche moderni Cetacei acquatici - ma sopratutto non é una volpe!
La volpe é un mammifero della famiglia dei Canidi nell´ordine Carnivora. A parte che é impossibile che una specie moderna sia un progenintore di un´altra specie moderna (dovrebbe essere il semplice buon senso a dirlo), l´estinto genere Indohyus é un artiodattilo come le balene e al massimo condivide un progenitore comune con i carnivori prima che i due ordini si separassero. Questa é scienze di base reperibile in ogni testo elementare di biologia.


La notizia - naturalmente- é stata ripubblicata in altre parole, ma con il stesso contenuto falso:

* Repubblica.it "Paleontologia: una volpe è l'antenato della balena."
* La Stampa.it "La balena discende dalla volpe."

Da queste "autoritá" la notizia passa in rete, su blog, forums e video... notevole anche che dopo tre anni passati tali notizie non vengono rimosse o almeno corrette...(basta sostituire una parola).

Simile errore di confondere specie attuali (con tanto di foto) con un progenitore comune si ritrova anche in questo articolo "In argentina le piante-dinosauro: trovati fossili di 472 milioni di anni" pubblicato nel 2010 da Libero-news.it. Anche qui un titolo sensazionistico apre l´articolo con tanto di riferimento di dinosauro, notare che i primi vertebrati terrestri compaiono circa 400 milioni di anni fa e i dinosauri sono il gruppo terrestre dominante tra i 250 ai 65 milioni di anni fa.
L´errore piú curioso risulta da un malinteso nella traduzione dall´inglese all´italiano: hepatics (in italiano epatiche) é un gruppo affine ai muschi e a cui gli autori della pubblicazione originale paragonano il fossile, non si tratta del genere Hepatica - l'anemone epatica - una pianta con fiori relativamente moderna (le piante col fiore esitono da circa 65 milioni di anni, inoltre non producono spore, come piante piú primitive - felci, muschi, ma polline) - Hepatica perciò non puó essere progenitore di tutte le piante terrestri. Un riferimento all´articolo originale avrebbe potuto evitare questo errore abbastanza grossolano.


Una vera perla é considerato questo articolo, pubblicató anch´esso nel 2007 da Ticinonline - i dinosauri classici non volavano (almeno all´inizio della loro evoluzione), ma sopratutto non volavano bestioni di piú di una tonnelata, il nome di una specie viene scritto in corsivo, il genere in maiuscolo, dinosauri vengono studiati da paleontologi e il Tyrannosaurus sicuramente non si cibava di carne umana, dato che l´uomo appare sulla terra almeno 65 milioni di anni dopo la sua estinzione.

"PECHINO - I resti di un gigantesco dinosauro volante sono stati scoperti da archeologi cinesi nel deserto del Gobi, secondo l'agenzia Nuova Cina. La scoperta, affermano gli archeologici, getta una nuova luce sul processo evolutivo dei dinosauri. Si ritiene che l'animale, chiamato gigantoraptor erlianensis, fosse lungo otto metri e pesasse 1'400 chilogrammi. In piedi, era alto cinque metri, cioè più o meno come un tyrannosaurus, un animale che si nutriva di carne umana.

L'animale scoperto nel Gobi aveva anche un becco e delle gambe più magre e si ritiene che avesse le piume. Era 35 volte più grande del caudipteryx, un dinosauro col quale presentava somiglianze. "Sarebbe come trovare un topo grande come un cavallo", ha spiegato Xu Xing, uno studioso dell'Istituto per paleontologia di Pechino. "È un'informazione molto importante per i nostri tentativi di rintracciare la strada del processo evolutivo dei dinosauri in uccelli. È più complicato di quello che pensavamo", ha concluso il paleontologo."

Le notizie riportate non devono per forza essere di minore qualitá, - sopratutto se al giornalista viene spiegato il significato di una scoperta e lui considera quanto detto - questo annuncio dell´autopsia di Scipionyx samniticus con tanto di breve citazione degli autori non sembra riportare errori grossolani, anche se sarebbe opportuno citare la pubblicazione originale, frutto del duro lavoro degli paleontologi Cristiano Dal Sasso e Simone Maganuco.

Riferimenti:

KERR, R.A. (2009): Earthquake Prediction - After the Quake, in Search of the Science -or Even a Good Prediction. Science Vol. 324 (5925): 322
RUBINSTEIN, C.V. et al. (2010): Early Middle Ordovician evidence for land plants in Argentina (eastern Gondwana). New Phytologist Vol.188 (2): 365-369
SASSO, Dal.C. & MAGANUCO, S. (2011): Scipionyx samniticus (Theropoda: Compsognathidae) from the Lower Cretaceous of Italy - Osteology, ontogenetic assessment, phylogeny, soft tissue anatomy, taphonomy, and palaeobiology. Memorie della Societá Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. Vol. 37 (1): 282
TERTULLIANI, A. (2011): Il segni del terremoto sul tessuto urbano. DARWIN No. 42 Marzo/Aprile: 80-83
THERWISSEN et al. (2001): Skeletons of terrestrial cetaceans and the relationship of whales to artiodactyls. Nature 413: 277 - 281
THERWISSEN et al. (2007): Whales originated from aquatic artiodactyls in the Eocene epoch of India. Nature 450: 1190 - 1194


Risorse:

MANUCCI, F. (11.06.2010): DIVULGAZIONE, DINOSAURI E PALEONTOLOGIA IN ITALIA prima parte. Jurassic Italia Blog