26 agosto 2017

Dopo l´incubo del terremoto arriva l´incubo della burocrazia italiana

Il lunedi sera l´isola di Ischia è stata colpita da un terremoto di magnitudo 3.6 e con ipocentro stimato a meno di 5 chilometri di profondità.



I danni sono stati relativamente ingenti, con due persone morte sotto le macerie. La seguente infografica mostra le zone più colpite.


L´isola ischia è di antica origine vulcanica e attraversata da varie faglie, che tagliano l´isola in diversi blocchi. Il terremoto, prima localizzato a profondità maggiore e in alto mare, probabilmente è stato generato su una di queste faglie, a profondità minore di quella stimata all´inizio. Dati RADAR mostrano un movimento locale del suolo sull´isola fino a 4 centimetri e sembra che il terremoto ha fatto franare parte dell´isola, il che potrebbe spiegare i danni osservati, molto localizzati e pronunciati, considerando anche la bassa magnitudo. L’accelerazione al suolo è stata di appena 0,2G, ma i danni sono stati del VIII-IX grado secondo la scala Mercalli.

 
Velocemente si è arrivati  alla conclusione, che i crolli dei palazzi sia anche avvenuto per via della costruzione non idonea alla natura sismica del terreno. Questa affermazione é stata quasi subito smentita dal sindaci dell´isola, ma purtroppo, non sarebbe la prima volta. 



I politici italiani sono veloci a sfruttare un disastro, ma non altrettanto efficaci sia nella prevenzione, sia nella ricostruzione dopo una crisi. Molti abusi in Italia sono stati anche “perdonati” con decreti supplementari, sopratutto durante l´era Berlusconi.

Nessuno dimenticato, aveva promesso Matteo Renzi dopo il terremoto che colpi il centro Italia un anno fa. Sta di fatto, che delle 3.800 abitazioni d´emergenza promesse, solo 500 sono state realizzate, e di queste solo la meta viene usata attualmente. Amatrice è ancora invasa dai detriti, grazie alla consueta burocrazia italiana. Si inizia dalle cose semplici, come il problema che non si sa dove scaricare il materiale, che viene considerato rifiuto speciale. Si prosegue con delle tattiche più elaborate. I formulari per l´appalto e la ricostruzione sono talmente complicati, nella speranza di arginare la malavita, che quasi nessuna offerta è stata inoltrata. Non manca neppure il completo delirio burocratico. Un container sul posto, che doveva fungere da negozio per alimentari, non può essere usato dato che non c´é possibilità di rilasciare scontrino e si sa, pagare le tasse è dovere sacro in Italia.
 

L'Aquila è stata colpita nel 2009 da un terremoto, quasi 70.000 i sfollati. Famose le immagini di Silvio Belusconi, a suo tempo al potere, con altri importanti capi di stato in visita tra le macerie. La new town di Berlusconi, che comprende 200 case costruita appena in 4 anni, sta lentamente cadendo a pezzi, a meno di dieci anni dopo la realizzazione. Intanto, nel centro storico di Amatrice solo il 20% degli edifici sono abitabili.

È vero che la gestione immediata di una catastrofe in Italia è spesso sorprendentemente efficace, ma altrettanto importante è gestire la ricostruzione, che può durare anche anni. Inoltre, il rischio sismico in Italia é conosciuto. Ora serve solo il volere del popolo, a reagire, a prevenire, a costruire in modo antisismico e a chiedere ai politici di svolgere i loro doveri.