"Se conosci il tuo nemico e te stesso, non ci sara dubbio sulla tua vittoria; se conosci cielo e terra, la tua vittoria sara completa."
L´arte della guerra, Sun Tzú
L´arte della guerra, Sun Tzú
All´inizio del 19° secolo Napoleone Bonaparte é l´armata francese si misero in marcia per conquistare ´Europa. L´impero austriaco fu sconfitto nel 1805 e perse numerosi territori. Il governo austriaco in seguito non si oppose apertamente ai francesi e i loro alleati, ma promosse una politica locale di mobilitazione popolare, sopratutto in Tirolo, che dopo la sconfitta era rimasto sotto controllo del Regno di Baviera.
Solo il 9 aprile 1809 l´Austria dichiaro ufficialmente guerra alla Francia e truppe entrarono nel Tirolo. Ma già in maggio la capitale austriaca cadde in mano ai francesi e in luglio fu sconfitto l´esercito regolare austriaco.
Solo il 9 aprile 1809 l´Austria dichiaro ufficialmente guerra alla Francia e truppe entrarono nel Tirolo. Ma già in maggio la capitale austriaca cadde in mano ai francesi e in luglio fu sconfitto l´esercito regolare austriaco.
Nel maggio 1809 le truppe bavarese riuscirono a sconfiggere anche le milizie locali tirolesi. Queste prime battaglie si svolgevano ancora nelle ampie valli principali, in cui le forze con equipaggiamento e numero superiore avevano un netto vantaggio.
Ma tra il 4 al 5 agosto 1809 i tirolesi si ritirarono verso sud, nei pressi di Vipiteno. Usando la stretta morfologia della vallata dopo Vipiteno, quasi interamente occupata dal fiume Isarco in questo tratto, i tirolesi scagliarono macigni e tronchi sulle truppe nemiche, fermandole. Le truppe attaccanti erano costituite da soldati della Turingia, Bavaria e Sassonia – dopo la vittoriosa battaglia la stretta fu perciò soprannominata “Sachsenklemme” - la stretta dei sassoni.
Fig.1. Due immagini della battaglia il 4/5 agosto 1809 nella Sachsenklemme. La seconda immagine é un disegno a penna sfumata di Benitius Mayr (1760-1826), professore di filosofia a Innsbruck.
La Sachsenklemme deve la sua esistenza alle differenti litologie presenti nell´area, alla tettonica e al´erosione fluviale. In questo tratto l´Isarco si ha scavato un letto nella grande intrusione magmatica del Granito(-diorito) di Bressanone. Mentre i bordi verso sud sono formati da un contatto tra l´intrusione e le rocce del basamento cristallino, la delimitazione verso nord é formato dal netto limite tettonico della Faglia Periadriatica.
La città di Vipiteno si trova ancora in un´ampia conca, formata in scisti facilmente erodibili a nord della faglia, ma a pochi chilometri a nord il paesaggio cambia nettamente.
La città di Vipiteno si trova ancora in un´ampia conca, formata in scisti facilmente erodibili a nord della faglia, ma a pochi chilometri a nord il paesaggio cambia nettamente.
A sud della faglia, nell´intrusione magmatica composta da roccia dura e resistente all´erosione, ci si trova davanti a una valle abbastanza stretta, delimitata da rapidi pendii che possono salire anche sopra i mille metri d´altezza. Oggigiorno il fondovalle é bonificato, foreste e paludi sono scomparse, il fiume Isarco regolato e ci passano sia l´autostrada per il Brennero che le strade statali. Ma 200 di anni fa la zona era ancora impervia, con il fiume che occupava gran parte del terreno, delimitato dalle pareti composte dalle rocce granitiche. Fu questo terreno e cosi la geologia che i tirolesi seppero sfruttare saggiamente per avere un vantaggio sulle truppe straniere.
Fig.2. Carta geologica dell´Alto Adige, con il rosso la grande intrusione del Granito di Bressanone, delimitata verso nord dall´importante Faglia Periadriatica e messa in diretto contatto con scisti (colore bruno).
Fig.2. Carta geologica dell´Alto Adige, con il rosso la grande intrusione del Granito di Bressanone, delimitata verso nord dall´importante Faglia Periadriatica e messa in diretto contatto con scisti (colore bruno).
Nessun commento:
Posta un commento